Protezione del patrimonio

Istruzioni per l’uso.

Da moltissimi anni mi occupo di fornire informazioni e consigli di come proteggere il proprio patrimonio in modo ottimale.

Vorrei fare una premessa prima di andare nel dettaglio delle varie esigenze e proporre alcune soluzioni.

Il miglior investimento che non si svaluterà mai è un investimento in te stesso e nei tuoi cari. •Per quanto possibile, è consigliabile cercare sempre di migliorare il tenore di vita, prendersi cura della propria salute, acquisire nuove conoscenze, praticare il proprio hobby preferito, fare un viaggio e così via. Tutto ciò sviluppa una persona come persona e rende la sua vita piena di significato. Non dovresti trattare il denaro investito in te stesso, come una spesa insensata. Le persone che non risparmiano fondi per la loro salute e il miglioramento degli standard di vita sono sempre pieni di energia, che consente loro di compensare più di tutti gli “investimenti“. •Investendo nell’istruzione e sviluppando nella professione scelta, una persona fa l’investimento più competente. Professionisti reali e personalità versatili sono sempre interessanti e richiesti sia tra gli amici che in un ambiente professionale.

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Ogni azione che facciamo quotidianamente riguardo al denaro deriva dalla istruzione scolastica ma soprattutto dalla famiglia e da chi noi definiamo come soggetti credibili, affidabili e autorevoli.

Storicamente si è sempre indentificato in alcune figure professionali i soggetti autorevoli, affidabili e credibili in base alla loro appartenenza ad Albi professionali come, nel caso del settore finanziario, nei promotori finanziari, consulenti finanziari, consulenti fiduciari, commercialisti e avvocati ma soprattutto il Direttore della Banca o della Posta, che hanno rappresentato nel secolo scorso un vero e proprio punto di riferimento.

In un altro settore strategico non dimentichiamoci del consulente e mediatore immobiliare.

Oggi le cose sono cambiate diametralmente in cui il cliente è diventato un utente da monitorare costantemente non solo in base alla sua e disponibilità economica, profilo di rischio, ma anche alla propensione alla sottoscrizione di questo o altro prodotto finanziario proposto dai vari soggetti autorizzati in Italia.

Ma vediamo innanzitutto chi sono e quale legge regola il settore.

La legge del 1991 ha di fatto estromesso queste storiche figure di mediatori e intermediari a favore delle Banche o di istituzioni come le S.I.M. o le S.G.R. sostanzialmente controllate dalle stesse.

La Banca che quindi storicamente è nata come “Istituto di Credito” si è rapidamente evoluta come istituzione, in particolar modo dal 1984 con la Legge n° 77 del 1983, anche se, a quella data, esistevano già una decina di fondi di diritto lussemburghese. Questa istituzione si è quindi trasformata in una società di servizi di raccolta e di erogazione del credito sempre più in una società di intermediazione pur non essendo storicamente la loro funzione e con strumenti standardizzati non solo alle esigenze di un mercato in rapida evoluzione a partire dal 1984 ma anche di strumenti in via di evoluzione come i fondi di investimento nelle sue molteplici forme e settori, le SICAV(Società di Investimento a Capitale Variabile), Fondi assicurativi index Linked e Unit Linked, Fondi pensione aperti, azioni, obbligazioni, titoli di stato, derivati azionari come le opzioni, e derivati sulle merci, ETF, ETC e fondi speculativi come gli Hedge funds(prevalentemente americani).

Una evoluzione che ha trasformato una istituzione molto importante come le Banche a diventare un centro di servizi globalizzato e diversificato snaturando, di fatto, la loro funzione originaria.

Un cambiamento fondamentale nello sviluppo delle Banche c’è stato anche con l’avvento dell’Euro e della Comunità Europea che ha di fatto tolto ai paesi membri la loro sovranità monetaria in un progetto di integrazione di persone, beni e servizi che potesse favorire gli stati membri nella competizione commerciale e industriale con il resto del mondo.

Fonte: Valerio Rossi, 62 anni, veronese, studioso di economia e consulente di servizi alle imprese (braveconsulting.net).

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Come difendersi?

In questo scenario finanziario degli ultimi anni è oggettivamente difficile districarsi nelle varie forme di investimento proposte dai vari soggetti del mondo del risparmio come Banche, Promotori Finanziari, S.G.R.(Società di Gestione di Risparmio), S.I.M.(Società di Intermediazione Mobiliare) Assicuratori, Mediatori Immobiliari, Brokers finanziari italiani ed internazionali, traders, consulenti finanziari indipendenti.

Ci sono innanzitutto due aspetti fondamentali che il risparmiatore deve avere chiari:

  • Informarsi consapevolmente sullo strumento finanziario proposto prima di decidere
  • Chiedere che il soggetto che propone l’investimento sia abilitato e che non agisca in palese conflitto di interessi

Per quanto riguarda il primo punto ci sono delle regole fondamentali da seguire con scrupolo e attenzione per evitare brutte sorprese come ad esempio:

  1. Conoscere esattamente la tipologia e natura dell’investimento(settore di investimento e grado di rischio)
  2. Durata dell’investimento
  3. Modalità di sottoscrizione e di disinvestimento
  4. Assistenza professionale del soggetto che colloca il prodotto finanziario(professionalità e reputazione personale)
  5. Aspetti legali e contrattuali

Queste caratteristiche fondamentali comportano un impegno da parte del risparmiatore di acquisire un minimo di cultura finanziaria confortato da professionisti anche estranei al settore specifico ma in grado di analizzare le scelte e i prodotti proposti al cliente finale da un soggetto abilitato.

Istruzioni per l’uso

Analizzando quindi le nostre esigenze dobbiamo necessariamente comprendere il nostro processo mentale nel prendere una decisione di investimento.

Si tratta quindi di comportamenti e elaborazioni mentali che diversamente ognuno di noi ha rispetto alla sua condizione sociale, culturale ed economica.

Un altro fattore importante è anche l’età del risparmiatore, in quanto, per evidenti motivi la necessità di investimenti conservativi e a basso profilo di rischio sono più adatti a persone in età avanzata piuttosto che di giovani all’inizio della loro carriera lavorativa.

E’ evidente che ognuno di noi, in tutti i casi ha un cosiddetto profilo di rischio, cioè una minore o maggiore propensione ad accettare dei rischi sulle proprie decisioni di investimento che troppo spesso non sono quantificabili.

Conseguentemente si può affermare che ci siano esigenze diverse per ogni tipo di profilo personale del risparmiatore che vanno valutate caso per caso.

Moltissimi fondi sono diversificati per tipologia di rischio e di contenuti diversi come quelli monetari, gli obbligazionari, quelli specializzati nei paesi emergenti, i fondi immobiliari, i fondi pensione, i fondi azionari italiani, esteri o diversificati per valute, quelli specializzati nei metalli preziosi e nelle merci, la lista sarebbe molto lunga ma era solo per evidenziare che l’offerta di prodotti finanziari è molto vasta ed articolata. Spesso si confonde la diversificazione di prodotto come fornitura di consulenza finanziaria da parte dei promotori finanziari e degli addetti presso le Banche. E’ comprensibile che un soggetto promotore possa proporre la giusta diversificazione del rischio in diversi prodotti, ma rimane il fatto, che, essendo in palese conflitto di interessi, questi prodotti sono e devono essere solo quelli del mandante o della Banca che rappresentano, e non necessariamente quelli che corrispondono allo specifico profilo di rischio e all’esigenza del cliente.

Fonte: Valerio Rossi, 62 anni, veronese, studioso di economia e consulente di servizi alle imprese (braveconsulting.net)

Acquista il libro: nella versione e-book c’è anche un aggiornamento del 12 aprile 2018 della prima edizione, dedicata alla criptovalute acquistabile presso Mondadori Store: https://www.mondadoristore.it/Investire-Consapevolmente-Valerio-Rossi/eai978886099369/

Evidentemente c’è una figura completamente cambiata di chi “dovrebbe” occuparsi e preoccuparsi di darci buoni consigli e finalizzare alla proposta di protezione dei risparmi e del patrimonio.

Carriere legate alla vendita di prodotti finanziari sia in Banca che alle Poste….

E non solo, vogliamo parlare dei contest e dei premi produzione dei promotori finanziari in palese conflitto di interessi?

Vorrei ricordare gli innumerevoli casi:

PREMESSA

Negli ultimi anni abbiamo assistito a ripetute situazioni di “default” che significa un termine del gergo finanziario anglosassone ormai entrato nell’uso italiano, e significa fallimento. E’ la condizione di una società che non riesce a rimborsare i debiti secondo il calendario concordato con i creditori o in generale a soddisfare tutti i termini previsti in una obbligazione o in un accordo sottoscritto o pattuito da parte di strumenti e prodotti di investimento e da settembre 2008 di  fallimento di grandi banche d’affari come. Per esempio, “Lehman Brothers” negli USA(ma che ha avuto effetti devastanti anche in Europa!)

Vi ricordo brevemente:

  • “BOND Argentini”
  • CIRIO
  • PARMALAT
  • GIACOMELLI SPORT
  • SEAT PAGINE GIALLE
  • Fin.Part[1]

La situazione paradossale è che questi investimenti sono stati venduti prevalentemente dalle Banche[2] e da alcune istituzioni finanziarie che di fatto hanno scaricato il rischio addosso ai propri clienti dietro ad una parvenza di consulenti competenti e tenutari della sicurezza e della affidabilità dei propri operatori di borsa, consulenti, gestori.

Anche alcune forme di prodotti finanziari proposti dalle Poste Italiane comportano dei rischi!

La storia  sarebbe lunga ma vedrò di sintetizzarla nei capitoli successivi.

Una volta scoperto il fattaccio la questione è diventata politica e il cliente è stato letteralmente derubato di anni di sacrifici e di lavoro, senza possibilità di appello. Un modo nuovo di fare finanza alle spalle della povera gente!

Perché le persone più ricche colpite da queste perdite sono meno ricche, mentre quelle più povere e modeste sono ridotte a livello di pura sopravvivenza.

Ma si sa che le “legge” non ammette ignoranza. E così la questione si esaurisce, troppo spesso, in modo sommario e…frettoloso.

Ovviamente ci sono le soluzioni, ed elencarle sarebbe troppo limitato e andrebbero valutate le singole e specifiche esigenze di ognuno di noi per formulare una risposta più esaustiva possibile ma in assenza di conflitto di interessi.

Nel lontano 1986 ho abbandonato il mio lavoro 2Sicuro” in Banca per intraprendere un percorso per diventare un consulente finanziario a 360° ma avevo capito fin dall’inizio che sarebbe stato un compito arduo.

Ma , come si suol dire, la perseveranza e la passione possono superare ogni difficoltà.

Il segreto è sempre analizzare tutto il nostro bisogno di una adeguata risposta e soluzione come di un percorso di comprensione e di formazione.

E qui entrano a far parte di ogni singolo consulente primariamente concetti etici di onestà ed equilibrio che vanno a braccetto con la competenza e la capacità di ascolto e di interpretazione e vanno nella direzione migliore di trovare quella intesa verbale ed empatica necessaria a creare un vero rapporto di fiducia.

Fiducia

Ma c’ qualcuno che “dovrebbe” garantirci una certa protezione e sicurezza dei denari depositati in Banche italiane e presso le Poste Italiane.

Vediamo cosa dice la legge a riguardo:

Dal 1 gennaio 2016 l’Italia ha recepito la direttiva BRRD del 2014/19/UE, un pacchetto di norme europee incentrato sulla gestione e il salvataggio di imprese di investimento e banche a rischio default. L’idea di fondo del provvedimento era quella di creare una misura per sostenere gli intermediari in difficoltà senza compromettere i bilanci degli Stati, come invece accadde in Europa nella crisi finanziaria del 2008-2014.

Un approfondimento dettagliato presso: https://www.finaria.it/finanza/bail-in/

Ma non preoccupatevi c’è sempre il Fondo di Garanzia dei Depositi: https://economiapertutti.bancaditalia.it/risparmiare/fitd/

Peccato però che…non è stato sufficientemente finanziato rispetto agli impegni e allo scopo previsto.

Ma non è tutto!

Può essere utile leggere questo articolo: https://www.capireperinvestire.it/economia-e-finanza/il-fondo-di-garanzia-dei-depositi-garantisce-davvero/

A monte di questo discorso c’è addirittura una articolo del Codice civile che parla chiaro:

Art. 1834 Cod.Civile italiano

In conclusione:

Ma allora non esistono soluzioni?

Fortunatamente si! Ma spiegarlo in due parole non è sufficiente in quanto ogni singolo individuo ha una situazione diversa che dipende dall’età, condizione socio-economica, obiettivi, ammontare del patrimonio, questione ereditarie, vincoli, pegni e limitazioni, tipologia di soggetto giuridico intestatario dei beni siano essi mobiliari che immobiliari o di altra natura(per esempio: opere d’arte, oro, metalli preziosi), per finire nelle più recenti criptovalute piuttosto che di NFT(Non fungible token).

Sono a Vostra disposizione insieme ai professionisti di alto profilo del nostro Gruppo di Brave Consulting Advisory Group in grado di dare risposte concrete e professionali alle nuove esigenze di protezione patrimoniale.

Valerio Rossi, Responsabile Pubbliche relazioni per conto di Brave Consulting Advisory Group.

Lugano, 14 settembre 2022.

Autore: Valerio Attilio Rossi

Valerio Attilio Rossi è il responsabile delle relazioni di Brave Consulting Consulenti Associati. Lavoro in contatto con alcuni professionisti specializzati nel settore fiduciario, di servizi digitali, finanziario, immobiliare e industriale. Con oltre trent'anni di esperienza professionale nel settore bancario, finanziario, immobiliare e dei servizi web per proporsi in modo serio, ben organizzato, e soprattutto fornisco al cliente la massima efficienza. Ogni soluzione presentata è studiata nella sua singolarità dal nostro team per conto del cliente ed è valutata in ogni aspetto in modo che l’esecuzione delle procedure porti ad un esito favorevole. Il servizio alla clientela abbia per noi un significato particolare è comprovato dal fatto che i partner di Brave Consulting sono professionisti qualificati che si occupano quotidianamente di tutte le attività, assumendo la piena responsabilità per tutte le operazioni eseguite.